Ritornare a casa plus

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Data scadenza:

31 dicembre 2026

Data:

23 gennaio 2025

Visite:

122

Tempo di lettura:

12 min

RITORNARE A CASA PLUS
RITORNARE A CASA PLUS

Progetti 'Ritornare a casa'

È un intervento finalizzato a favorire la permanenza nel proprio domicilio, ambiente domestico e familiare, della persona in situazione di grave non autosufficienza, volto altresì ad evitare il rischio di istituzionalizzazione.

Tale intervento è rivolto esclusivamente a persone con totale perdita di autonomia che necessitano di assistenza per compiere tutte le attività quotidiane e di interventi medici e infermieristici frequenti effettuabili a domicilio.

Nelle more dell'attivazione del progetto viene posta particolare attenzione alla valutazione del grado di compromissione funzionale che la patologia comporta, al bisogno assistenziale da essa determinato ed è riconosciuto un diverso sostegno economico sulla base del grado di non autosufficienza, del carico assistenziale e della capacità economica del nucleo familiare. L'intervento è volto a sostenere la persona e la sua famiglia garantendo l'acquisizione di servizi professionali di assistenza domiciliare erogati da personale qualificato che svolga un'attività di assistenza alla persona non autosufficiente nelle attività quotidiane.

Il Programma RITORNARE A CASA PLUS si articola in cinque livelli assistenziali:

- Livello Assistenziale Dimissioni Protette;

- Livello assistenziale base (con doppia articolazione, livello base A e livello base B)

- Livello Assistenziale Primo;

- Livello Assistenziale Secondo;

- Livello Assistenziale Terzo.

Per la definizione del livello assistenziale di appartenenza è necessaria idonea valutazione sia di carattere medico che sociale. A tal fine è consigliabile rivolgersi all'assistente sociale del Comune oppure al PUA.

Al fine di assicurare alle persone non autosufficienti un'efficace risposta assistenziale, l'assegnazione del finanziamento deve essere destinato all'acquisto di servizi alla persona erogati da personale in possesso dei seguenti requisiti:

a) iscrizione nei registri delle/degli assistenti familiari istituiti presso gli Ambiti PLUS;

b) qualifica professionale di addetto all'assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale, se dedicato esclusivamente all'assistenza diretta della persona, o di Operatore socio-sanitario;

c) frequenza, con esito positivo, di un corso di formazione professionale teorico-pratico, relativo all'area dell'assistenza alla persona;

d) possesso di una esperienza lavorativa di almeno sei mesi nel campo della cura domiciliare alla persona con regolare assunzione documentata

La contrattualizzazione del personale deve avvenire in conformità a quanto previsto dai vigenti contratti collettivi per l'assistenza alle persone non autosufficienti.

Il beneficio economico varia a seconda del livello assistenziale:

- Livello Assistenziale Dimissioni Protette. E' previsto un contributo regionale fino a un massimo di ¤ 1.500,00 attivabile una sola volta nel corso dell'annualità rivolto alle persone anziane non autosufficienti e/o in condizioni di fragilità o persone infrasessantacinquenni ad esse assimilabili, non supportate da una rete formale o informale adeguata, costante e continuata, in dimissioni protette da un contesto sanitario per la prosecuzione delle cure a domicilio.

- Livello Assistenziale Base A. E' previsto un contributo regionale fino a un massimo di ¤ 4.800,00, in caso di attivazione per 12 mensilità, a favore delle persone che non beneficiano di un piano personalizzato L.162/98 ovvero di persone ultrasessantacinquenni beneficiarie di piani personalizzati L.162/98 con punteggio nella scheda salute superiore a 40. È ammissibile l'attività di cura da parte del caregiver familiare per l'intero contributo concesso.

- Livello Assistenziale Base B. E' previsto un contributo regionale fino a un massimo di ¤ 7.200,00, in caso di attivazione per 12 mensilità, a favore delle persone che non beneficiano di un piano personalizzato L. n. 162/1998 ovvero di persone ultrasessantacinquenni beneficiarie di piani personalizzati L. n. 162/1998 con punteggio nella scheda salute superiore a 40. È ammissibile l'attività di cura da parte del caregiver familiare per una quota non superiore al 50% del contributo concesso;

- Livello Assistenziale primo. E' previsto un contributo regionale ordinario fino a un massimo di ¤ 16.000,00 in caso di attivazione per 12 mensilità e un cofinanziamento comunale pari al 25% del finanziamento regionale. In assenza di cofinanziamento comunale il progetto dovrà essere attivato per la sola parte finanziata dal contributo regionale. È ammissibile l'attività di cura da parte del caregiver familiare per una quota non superiore ad un terzo del contributo concesso.

- Livello Assistenziale secondo. E' previsto:

1. un contributo regionale ordinario fino ad un massimo di ¤16.000,00 in caso di attivazione per 12 mensilità e un cofinanziamento comunale pari al 25% del finanziamento regionale. In assenza di cofinanziamento comunale il progetto dovrà essere attivato per la sola parte finanziata dal contributo regionale;

2. un contributo regionale per il potenziamento dell'assistenza fino a un massimo di ¤ 9.000,00 per 12 mensilità.

È ammissibile l'attività di cura da parte del caregiver familiare per una quota non superiore ad un terzo del solo contributo ordinario concesso.

- Livello assistenziale terzo. E' previsto:

1. un contributo regionale ordinario fino ad un massimo di ¤16.000,00 in caso di attivazione per 12 mensilità e un cofinanziamento comunale pari al 25% del finanziamento regionale. In assenza di cofinanziamento comunale il progetto dovrà essere attivato per la sola parte finanziata dal contributo regionale;

2. un contributo regionale per il potenziamento dell'assistenza fino a un massimo di ¤ 27.000,00 per 12 mensilità.

È ammissibile l'attività di cura da parte del caregiver familiare per una quota non superiore ad un terzo del solo contributo ordinario concesso.

L'importo dei finanziamenti sopra indicati è rapportato al bisogno assistenziale rilevato e alla situazione economica del beneficiario in ragione delle soglie ISEE socio sanitario di cui al DPCM n.159 del 5.12.2013, per tale motivo tale finanziamento potrebbe subire una decurtazione.

I progetti possono essere gestiti secondo le seguenti due modalità:

- gestione diretta: la gestione del piano è affidata al Comune, il quale affida il servizio ad una cooperativa esterna;
- gestione indiretta: la gestione del piano è affidata alla famiglia del beneficiario che si occupa di trovare un operatore familiare e stipulare un regolare contratto di lavoro e un'assicurazione INAIL e INPS a favore del lavoratore, a retribuirlo mensilmente e a chiedere il successivo rimborso della busta paga al Comune di Burgos

A cura di

Comune di Burgos
Via Marconi, 1 07010 - Burgos (SS)
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Ultimo aggiornamento: 23/01/2025, 14:41

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